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Affidamento esclusivo alla madre: a chi affidarsi

Affidamento esclusivo alla madre: a chi affidarsi

Affidamento esclusivo alla madre, a quali avvocati potersi affidare per una situazione così delicata? Cosa c’è da sapere? – Studio Assistenza Legale, sempre accanto a te!

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Affidamento esclusivo alla madre: che cos’è l’affidamento esclusivo?

Il giudice, dopo una separazione, potrebbe ritiene che uno dei genitori non sia idoneo a badare al figlio, al punto che le decisioni dello stesso genitore potrebbero essere di pregiudizio per una sana crescita del minore. In tal caso il giudice potrà disporre l’affidamento esclusivo in capo a un solo genitore.

Il genitore che è stato escluso non avrà più la possibilità di esercitare determinati diritti sulla prole, come le scelte relative alla crescita, istruzione, salute, educazione e tutte le attività del minore.

Arrivare a questa scelta drastica non è raro, dato che l’obiettivo della legge è quello di salvaguardare l’interesse del minore e se tale interesse venisse leso, la legge lo tutelerà in questo modo. Uno dei genitori può chiedere l’affidamento esclusivo in qualsiasi momento.

L’affido esclusivo presupposti nasce in due casi:

  1. quando l’affidamento condiviso risulta pregiudizievole per il minore;
  2. quando uno dei due genitori è incapace o non idoneo alla cura, tutela ed educazione del minore.

Affidamento esclusivo alla madre quando nasce?

È solito pensare che dopo una separazione o divorzio i figli vengano affidati esclusivamente alla madre. Mai cosa più errata. Come detto pocanzi, il giudice non farà altro che tutelare l’interesse della prole, non dei genitori. Quindi ogni astio tra loro non inciderà sull’affidamento. L’unica cosa che realmente inciderà sarà proprio il comportamento dei singoli come genitori, non ex partner.

Esistono casi in cui viene concesso l’affidamento esclusivo alla madre e non al padre. Le motivazioni per cui venga richiesto ed accettato questo affidamento unico alla madre possono essere molteplici, tra cui:

  • presenza di un padre violento ed aggressivo verso i figli;
  • incapacità educativa del padre;
  • il padre strumentalizza i figli con l’intento di denigrare la madre;
  • disinteresse del padre;
  • altri comportamenti lesivi per la prole.

Per tutti questi motivi è solito poter sentire, quindi, casi in cui venga concesso l’affido esclusivo alla madre.

Doveri del genitore in caso di affido esclusivo

Come spiegato, l’esclusivo affidamento alla madre deve essere motivato, ma l’affidamento esclusivo, non comporta la perdita della responsabilità genitoriale dell’altro che, anche se in modo limitato, ha sempre determinati diritti.

In primo luogo, il genitore a cui sia stato tolto l’affido, dovrà comunque adempiere all’obbligo di mantenimento dei figli, finché questi non saranno indipendenti economicamente. Tale obbligo sussiste sia per i genitori sposati e poi separati, sia per gli ex conviventi. Il mantenimento sarà versato nella misura decisa tramite accordi o in base alla sentenza del giudice.

Altro dovere (e diritto) è quello di incontrare la prole e partecipare a questi incontri che sono fissati dal giudice. Ne consegue che l’altro genitore non può opporre limiti. Sarà solo il giudice che potrà porre eventuali limiti o richiedere la presenza dei servizi sociali durante gli incontri. Il genitore non affidatario deve essere presente nella vita dei figli, partecipando ai momenti più importanti, quali: compleanni, ricorrenze annuali, e così via.

Si evince che il giudice non può valutare determinati sentimenti, l’amore che un genitore nutre per il figlio, ma può ritenere colpevole chi si dimostri disinteressato. Petanto, se vi fosse l’affidamento esclusivo alla madre, ciò non implica che il padre non possa usufruire di determinati diritti e doveri, ma è anche logico pensare che ne perda altri. Ma esitono anche casi più gravi, ad esempio, dopo che sia stato concesso l’affidamento esclusivo alla madre e il padre, nonostante potesse partecipare alla vita del figlio, si è sempre mostrato disinteressato; in tal caso il figlio può richiedere anche da maggiorenne un risarcimento danni.

 

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