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Cosa fare se il padre non paga il mantenimento

Cosa fare se il padre non paga il mantenimento

I principali problemi che sorgono quando una coppia con figli si separa riguardano la quantificazione del mantenimento ed il suo effettivo versamento. In tali occasioni, infatti, è molto comune porsi domande del tipo: come si calcola il mantenimento dei figli? Cosa fare se non vengono pagati gli alimenti? Vediamo insieme di dare una risposta a queste domande e capire quindi come si stabilisce l’assegno di mantenimento per i figli e cosa fare se il padre non paga il mantenimento.

Lo studio SAL offre un servizio legale in tutta Italia ai genitori lesi sul punto al fine di consentir loro di recuperare sia i mantenimenti dovuti e non dati che le spese straordinarie per i figli nei confronti dell’altro genitore. Visita questa pagina per saperne di più!

Come viene stabilito l’assegno di mantenimento per i figli?

Partiamo dal presupposto che i genitori hanno l’obbligo di mantenere i propri figli.

E ciò sia nel caso in cui abbiano contratto matrimonio, sia quando siano semplicemente conviventi.

L’assegno può essere stabilito:

  • in sede di separazione (e divorzio), per i figli nati nel matrimonio
  • in sede di regolamentazione dei rapporti personali e patrimoniali con la prole, in caso di figli nati fuori dal matrimonio.

Per calcolare l’assegno di mantenimento si deve tener conto di vari parametri:

  • le attuali esigenze del figlio ( scuola, sport e tutto quanto riguardi la cura e l’educazione ).
  • il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori,
  • i tempi di permanenza presso ciascun genitore ( infatti nel calcolare il mantenimento è necessario considerare quanto tempo il figlio trascorre con il genitore non collocatario. Si ricordi al riguardo che l’assegno è tanto maggiore quanto minore è il tempo che trascorre con l’altro genitore e viceversa ).
  • la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore ( al momento del calcolo dell’assegno di mantenimento bisogna dare il giusto peso al lavoro domestico consistente nella cura della casa e di tutto il tempo speso per portare i figli a scuola, a lezioni di sport ed all’aiuto fornito nei compiti scolastici)
  • le risorse economiche di entrambi i genitori.

Quanto spetta di mantenimento ai figli?

Non è possibile rispondere in maniera certa a questa domanda.

Come abbiano detto sopra, per stabilire quanto spetta ai figli a titolo di sostentamento bisogna considerare vari elementi.

Uno degli elementi più importanti è sicuramente il reddito percepito dai genitori.

Esistono, in verità, alcune tabelle create dai tribunali italiani alle quali si può far riferimento per farsi un’idea.

Vediamo quella più rilevante:

– in presenza di un solo figlio: circa il 25 per cento del reddito del genitore obbligato;

– con due figli: 40 per cento del reddito del genitore obbligato;

– in caso di tre figli: assegno pari al 50 per cento del reddito del genitore obbligato.

Si tratta comunque di semplificazioni perché come si diceva per calcolare il mantenimento della prole bisogna tenere conto dell’intera situazione personale e patrimoniale.

Cosa fare se il padre non paga il mantenimento?

Se il genitore obbligato non paga il mantenimento dei figli è possibile agire sia in sede civile che penale.

Sotto il profilo civile sarà necessario preliminarmente ottenere un titolo esecutivo, cioè un provvedimento con il quale il Giudice ha stabilito un importo preciso a titolo di mantenimento.

Ciò vale sia per le coppie sposate che non coniugate.

Una volta ottenuta la decisione del Giudice, è possibile mettere in esecuzione detto provvedimento.

Lo strumento più utilizzato è il pignoramento del conto corrente bancario/postale, dello stipendio o della pensione.

Seguendo questa strada è possibile recuperare gli arretrati degli assegni di mantenimento. Al riguardo è possibile usufruire del servizio legale offerto dallo studio SAL che consente di recuperare gi assegni di mantenimento dovuti e non versati. Per maggiori informazioni consulta QUI.

Per i mantenimenti futuri, invece, è possibile azionare una diversa procedura che permette di ottenere ogni mese, quindi puntualmente, l’assegno di mantenimento.

Tale procedimento prende il nome di ordine diretto di pagamento previsto dalla legge italiana.

Praticamente il mantenimento mensile sarà versato direttamente dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza del genitore obbligato.

In tal caso, infatti, il mantenimento continuerà ad essere corrisposto al genitore che ne ha diritto in favore dei figli, direttamente dal datore di lavoro o dall’ente erogatore del trattamento pensionistico percepito dall’altro genitore.

Denuncia per mancato pagamento assegno di mantenimento.

Come prima accennato, un’altra strada da percorrere è quella penale.

Se quindi ti stai ancora chiedendo cosa fare se il padre non paga il mantenimento e magari non sei riuscita a risolvere il problema in ambito civile, la possibilità che ti rimane è quella di sporgere una querela nei confronti del tuo ex.

Infatti, non versare il mantenimento per i figli costituisce reato.

Cosa si rischia se non si pagano gli alimenti ai figli?

Come abbiamo detto il genitore che non versa il mantenimento può incorrere nel reato di “violazione degli obblighi di assistenza familiare”.

Per evitare la condanna il genitore incriminato dovrà dimostrare di non avere redditi e che ciò non dipende dalla propria volontà.

Ciò significa che potrà essere condannato anche il genitore disoccupato a meno che a provare di aver fatto tutto il possibile per trovare un’occupazione lavorativa o, anche, di aver subìto una malattia che abbia ridotto la propria capacità lavorativa.

Infatti, le semplici difficoltà economiche non sono sufficienti per evitare la condanna in quanto, secondo la legge italiana, le esigenze dei figli sono prioritarie rispetto a quelle del genitore.

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