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Tabelle di risarcimento per malasanità ed errore medico

Tabelle di risarcimento per malasanità ed errore medico

La questione della malasanità è sempre più al centro dell’attenzione pubblica e dei dibattiti politici.

Quando si parla di errori medici, spesso ci si chiede quali siano le conseguenze legali e i risarcimenti previsti per il paziente o i suoi familiari.

In questo contesto, le tabelle di risarcimento per malasanità sono uno strumento fondamentale per quantificare i danni subiti e ottenere un giusto rimborso.

Tuttavia, molte persone non conoscono a fondo come funzionino queste tabelle o quali siano le procedure da seguire per fare richiesta di risarcimento.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questi aspetti e fornire informazioni utili per chiunque si trovi a dover affrontare una situazione di malasanità.

Come funzionano le tabelle di risarcimento per errori medici?

Le tabelle di risarcimento per malasanità sono uno strumento utilizzato dai tribunali italiani per stabilire il risarcimento economico dovuto al paziente o ai suoi familiari in caso di danni causati da errori medici.

Esse prevedono una serie di parametri che vengono considerati nel calcolo del risarcimento, tra cui la gravità della lesione, l’età del paziente, le spese mediche sostenute e il danno biologico subito.

In particolare, il danno biologico viene valutato in base all’indice di invalidità permanente, che rappresenta la percentuale di riduzione dell’autonomia fisica e psichica del paziente a seguito dell’evento lesivo.

Le tabelle di risarcimento sono divise in diverse categorie di lesioni, dalle più lievi alle più gravi, ciascuna con un corrispondente valore monetario.

Va precisato che questi valori rappresentano solo una base orientativa per il calcolo del risarcimento effettivamente dovuto e possono essere soggetti a variazioni in base alla specifica situazione giuridica e medica del caso.

Tabelle di risarcimento per malasanità: cosa prevedono in caso di morte del paziente?

Le tabelle di risarcimento per malasanità prevedono anche una sezione dedicata ai casi di morte del paziente a seguito di un errore medico.

In questi casi, il risarcimento economico spetta ai familiari del defunto e tiene conto dei danni morali e materiali subiti.

I danni morali comprendono il dolore e la sofferenza provati dai familiari in seguito alla perdita del proprio caro.

Mentre i danni materiali includono le spese funerarie e le perdite economiche subite dalla famiglia a seguito della morte del paziente.

Il valore monetario del risarcimento varia in base alla categoria di lesione che ha portato al decesso e all’età del paziente.

Ad esempio, per una morte causata da una lesione grave con un invalidità permanente superiore al 50%, il risarcimento previsto può superare i 700.000 euro.

Tuttavia, va precisato che questi valori sono solo indicativi e possono variare in base alle specifiche circostanze del caso e alle eventuali richieste avanzate dai familiari del defunto.

Quanto è il risarcimento per danni causati da un’operazione chirurgica?

Il risarcimento per danni causati da un’operazione chirurgica dipende dalla gravità della lesione e dal danno biologico subito dal paziente.

Secondo le tabelle di risarcimento per malasanità, il valore monetario del risarcimento varia in base alla categoria di lesione e all’indice di invalidità permanente (I.P.) del paziente.

Ad esempio, per una lesione lieve con un I.P. inferiore al 9%, il risarcimento previsto è di circa 20.000 euro, mentre per una lesione grave con un I.P. superiore al 50%, il risarcimento può superare i 500.000 euro.

Va comunque sottolineato che questi valori sono solo indicativi e possono variare in base alle specifiche circostanze del caso e alle eventuali richieste avanzate dal paziente o dai suoi familiari.

In ogni caso, è importante che il paziente o i suoi rappresentanti legali si rivolgano a un avvocato specializzato in diritto sanitario per valutare le possibilità di ottenere un adeguato risarcimento dei danni subiti a seguito dell’operazione chirurgica.

Come fare richiesta di risarcimento per malasanità.

Per fare richiesta di risarcimento per malasanità è necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto sanitario, che potrà valutare la fattibilità della richiesta e assistere il paziente o i suoi familiari nell’intero percorso giudiziario.

Nella prima fase a il paziente o i suoi rappresentanti legali dovranno richiedere l’accesso alla documentazione medica relativa al caso, allo scopo di accertare eventuali responsabilità del personale sanitario coinvolto nell’errore medico.

Subito dopo si procederà a presentare una richiesta di risarcimento direttamente all’ospedale o alla struttura sanitaria coinvolta nell’errore medico.

In questo caso, sarà l’assicurazione dell’istituto a valutare il danno subito dal paziente e proporre una somma specifica a titolo di risarcimento.

Diversamente si procederà con la presentazione di un atto giudiziario presso il tribunale competente, che valuterà la situazione e deciderà il valore del risarcimento economico dovuto al paziente o ai suoi familiari.

In conclusione, la questione della malasanità è un tema molto delicato che richiede attenzione e informazione.

Le tabelle di risarcimento per malasanità, come detto sopra, rappresentano uno strumento fondamentale per quantificare i danni subiti dal paziente o dai suoi familiari e ottenere un giusto rimborso.

Tuttavia, è importante ricordare che questi valori sono solo indicativi e possono variare in base alle specifiche circostanze del caso.

Inoltre, la durata dei processi per errore medico può essere molto lunga e complessa.

Per questo motivo, è necessario rivolgersi a professionisti del settore, come avvocati specializzati in diritto sanitario, che possano assistere il paziente o i suoi familiari nell’intero percorso legale.

Quanto tempo dura un processo per errore medico?

La durata di un processo per errore medico può variare notevolmente in base alla complessità del caso e alla disponibilità del tribunale.

In genere, il tempo necessario per la conclusione di un processo può oscillare da alcuni mesi a diversi anni.

Tuttavia, esistono alcune procedure che possono accelerare il processo, come ad esempio la richiesta di ATP accertamento tecnico preventivo ai fini della conciliazione.

Lo studio legale SAL adotta proprio la procedura veloce ( circa 6 mesi ) per fare in modo che il cliente ottenga il risarcimento nel più breve tempo possibile.

In ogni caso, è importante rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto sanitario per avere una valutazione precisa della situazione e delle possibilità di successo del ricorso legale.

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