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Come funziona lo sfratto per morosità 2023

Come funziona lo sfratto per morosità 2023

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai bisogno di avere maggiori informazioni su come funziona lo sfratto per morosità. Se quindi avrai un po’ di pazienza, cercherò di spiegarti cos’è lo sfratto per mancato pagamento dei canoni di locazione, come fare per cacciare gli inquilini, quanto dura lo sfratto e come recuperare i fitti non pagati.

Cosa si intende per sfratto per morosità?

Lo sfratto per morosità è procedura speciale che consente al proprietario di liberarsi dell’inquilino ed entrare in possesso rapidamente della sua casa.

E’ possibile chiedere tale tipo di sfratto quando il conduttore non paga i canoni di locazione.

In tal caso il locatore può attivarsi e sfrattare, quindi, l’affittuario che non ha pagato i fitti alle scadenza.

Quando il locatore intima lo sfratto, può nello stesso tempo chiedere l’ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti.

Quanto ci vuole per essere sfrattati?

Sapere in quale caso si possono mandare via gli inquilini è molto importante.

Al riguardo ti dico che per essere sfrattati è sufficiente non pagare anche un singolo canone di locazione purchè l’inadempimento si sia protratto per almeno 20 giorni.

Ciò significa quindi che puoi iniziare lo sfratto solo a partire dal ventunesimo giorno successivo alla scadenza del pagamento dell’affitto.

Quanto sopra vale però solo per le locazioni ad uso abitativo.

Per le locazioni ad uso commerciale, invece, per far scattare lo sfratto è necessario che l’inadempimento del conduttore sia rilevante tenuto conto dell’interesse concreto del e del principio di buona fede contrattuale.

Spero quindi di aver risposto ai tuoi interrogativi su cosa succede se un affittuario non paga e su quanto si può stare senza pagare l’affitto.

Cosa fare per evitare lo sfratto?

Spesse volte i clienti, sia proprietari che inquilini, mi chiedono mi chiedono come bloccare la procedura di sfratto o come ritardare i tempi di sfratto.

Bene!

Devi sapere che quando il locatore ha incominciato la causa di sfratto, viene fissata comunque un’udienza davanti al Giudice.

Ecco, è proprio in questo momento che l’inquilino comparendo può chiedere un termine che si chiama termine di grazia.

Quando si può chiedere e come funziona il termine di grazia?

Semplicemente facendo una richiesta al Giudice di un termine di 90 giorni entro cui l’inquilino può sanare sia i canoni dovuto e non pagati che le spese legali sostenute dal proprietario fino a quel momento.

Quanto dura una causa per sfratto per morosità?

Prima abbiamo detto che per cacciare l’inquilino devi rivolgerti al Giudice il quale emetterà la convalida di sfratto. Ma precisamente come funziona lo sfratto per morosità?

Bene. Per prima cosa, devi rivolgerti ad un avvocato esperto in sfratti il quale notificherà l’intimazione al conduttore.

Sappi che tra il giorno della notifica dell’intimazione e l’udienza devono per forza trascorrere almeno 20 giorni.

Cosa succede alla prima udienza di sfratto?

Arrivati all’udienza, come ti ho accennato prima, l’inquilino può chiedere il famoso termine di grazia di 90 giorni.

In tal termine il conduttore deve estinguere tutto il suo debito. Se lo fa, allora la procedura di sfratto si estingue.

Se invece non paga, alla seconda udienza, il giudice convalida lo sfratto stabilendo anche il termine entro cui l’inquilino deve lasciare l’immobile. Generalmente questo termine è di circa 1 mese ma può anche arrivare 6 mesi e più.

Quindi si procede a notificare il provvedimento di convalida del Giudice al conduttore e sperare che questi lasci l’immobile spontaneamente.

Cosa fare se l’inquilino non lascia la casa dopo la convalida?

Se non lo fa, bisogna notificargli l’atto di precetto per rilascio di immobile entro 10 giorni.

Dopodiché, sempre che l’inquilino non abbia abbandonato la casa, si terranno i vari accessi presso l’immobile eseguiti dall’ufficiale giudiziario.

Dalla mia esperienza devono avvenire almeno 3 accessi prima che l’inquilino lasci la casa e riconsegni le chiavi.

Quindi se ti stati ancora chiedendo quanto tempo ci vuole per eseguire uno sfratto, sappi che puoi ottenere la convalida nel giro di poco tempo ( generalmente 2 mesi ) ma se l’inquilino poi, una volta ricevuta la notifica della convalida non lasci spontaneamente l’immobile, possono trascorrere anche più di 6 mesi per rientrare in possesso della casa.

Devo pagare le tasse sui canoni non riscossi?

Se stai leggendo questo post è perché, molto probabilmente, hai avviato o stai per avviare una procedura di sfratto per morosità.

Quindi è lecito che ti chieda se devi continuare a pagare le imposte anche su quei canoni che l’inquilino non ha versato.

Rispondo anche a questa domanda e ti riferisco che per sgomberare il campo da dubbi, bisogna distinguere le locazioni stipulate fino all’anno 2019 e quelle stipulate dal 1 gennaio 2020, ed ancora tra locazioni ad uso abitativo e locazioni ad uso diverso da quello abitativo.

Infatti nel caso di contratti di locazione ad uso abitativo contratti fino al 31 dicembre 2019, i canoni devono essere dichiarati al fisco fino al provvedimento i convalida dello sfratto del Giudice.

Tuttavia, per i canoni dichiarati ma non riscossi, il proprietario beneficerà di un credito d’imposta sempre però dopo l’emissione della convalida da parte del Tribunale.

Invece, per le locazioni successive al 01.01.2020, i canoni vanno in dichiarazione fino alla notifica dell’intimazione dello sfratto. Per il credito d’imposta vale la stessa regola di cui sopra.

Per le locazioni ad uso diverso, i fitti devono essere dichiarati fino alla convalida di sfratto e non si può beneficiare di alcun credito di imposta.

E’ possibile recuperare i canoni di locazione non percepiti?

Fino ad ora tutto bene.

Avrai fatto tesoro di tutto quello che ti ho detto.

Ora però, dopo aver compreso definitivamente come funziona lo sfratto per morosità, ti stai chiedendo come si fa a recuperare gli affitti non pagati.

Anche in tal caso ti do una buona notizia.

Recuperare i canoni non pagati è possibile grazie al decreto ingiuntivo che potrai chiedere al Giudice in occasione della causa di sfratto.

Infatti con l’ingiunzione di pagamento, l’inquilino sarà condannato a versare sia tutti i canoni di locazione già scaduti che quelli che andranno a scadere fino all’effettivo rilascio dell’immobile.

Nell malaugurata ipotesi in cui l’inquilino decidesse di non pagare nulla anche dopo l’ingiunzione, sarà possibile aggredire il suo patrimonio con un pignoramento ad esempio dello stipendio o della pensione.

 

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