Isee minorenni per genitori non coniugati. Come abbassarlo legalmente.
L’ISEE minorenni è uno strumento rivolto ai figli di genitori non coniugati e non conviventi. Vediamo insieme a cosa serve l’ISEE minorenni e specialmente come è possibile ridurlo legalmente per beneficiare di tutte le agevolazioni in favore dei figli.
Come funziona l’ISEE minorenni?
Il documento utilizzato dai genitori non coniugati per richiedere tutte le prestazioni sociali o bonus in favore dei propri figli è appunto L’ISEE minorenni.
La particolarità è che se i genitori sposati devono presentare l’ISEE ordinario, quelli non coniugati e non conviventi devono invece presentare l’ISEE minorenni.
Con l’ISEE minorenni, quindi, si può accedere a diverse misure sociali dedicate a bambini e ragazzi, tra le quali il bonus asilo nido, l’assegno unico per i figli, i vari sussidi scolastici e le borse di studio messe a disposizione dalle scuole italiane.
Come si calcola l’ISEE minorenni?
Come ti ho anticipato, l’ISEE minorenni serve per tutte quelle prestazioni riconosciute per il figlio minore quando i genitori non sono né coniugati né conviventi.
Ora devi sapere che il calcolo dell’ISEE minorenni è completamente diverso da quello previsto per l’ISEE ordinario.
Infatti, nel caso di ISEE minorenni, i redditi di entrambi i genitori è come se si sommassero e questo anche nel caso in cui il genitore non richiedente il beneficio per il figlio non è sposato e addirittura non convivente con l’altro genitore.
Per farti comprendere meglio, potrai trovarti nella spiacevole situazione in cui tu genitore richiedente l’agevolazione per tuo figlio, magari senza reddito o con un reddito basso, potresti vederti rigettare la richiesta di qualsiasi prestazione per il minore ( assegno unico universale, Bonus affitto, energia, asilo nido, scuola libri, canone Rai etc. ) a causa del reddito dell’altro genitore.
Ovviamente, potrebbe anche capitare che la tua richiesta venga accolta ma erogata in maniera ridotta proprio a causa della somma dei redditi tuoi con quelli del tuo ex.
Esiste tuttavia un modo per evitare tutto ciò!
Come dividere i nuclei familiari?
Devi, infatti, sapere che i redditi dei genitori non devono essere sommati nei seguenti casi:
- In presenza di un provvedimento del Tribunale che preveda il versamento di un assegno di mantenimento in favore dei figli;
- il genitore non convivente risulti coniugato con persona diversa dal genitore richiedente l’assegno;
- il genitore non convivente ha figli con persona diversa dal genitore richiedente l’assegno;
- il genitore non convivente è stato escluso dalla responsabilità genitoriale del figlio;
- il genitore non convivente è stato accertato come persona estranea ai figli in termini economici ed affettivi.
Come abbassare l’ISEE 2024 legalmente?
Ricapitolando, se hai uno o più figli e non sei coniugata e nemmeno convivente col tuo ex, i redditi tuoi, a seguito della riforma dell’anno 2022, devono per forza essere sommati a quelli del tuo ex.
Tuttavia, come ti accennavo prima, se ti trovi in questa situazione, esiste una soluzione che ti permetterà di dividere il nucleo familiare tuo da quello dell’altro genitore così che, di conseguenza, i vostri redditi non si sommino.
La soluzione è la seguente:
Devi raggiungere un accordo con il tuo ex compagno, da presentare in Tribunale, che preveda il versamento di un assegno di mantenimento per tuo figlio.
Ciò, in definitiva, ti consentirà di dividere i due nuclei familiari.
Praticamente così facendo il tuo nucleo familiare sarà indipendente da quello del tuo ex compagno.
Se hai intenzione quindi intenzione di muoverti in tal maniera, il mio studio legale può sicuramente aiutarti in quanto ti permetterà di ottenere in tempi brevissimi ( circa 15-20 giorni ) il provvedimento del Tribunale utile per escludere dal tuo nucleo familiare l’altro genitore e di conseguenza ridurre legalmente l’ISEE con tutti i benefici del caso in tema di agevolazioni per i tuoi figli come ad esempio ottenere l’assegno unico 2024 al 100%.
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