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Divorzio breve con figli minorenni: come funziona

Divorzio breve con figli minorenni: come funziona

Divorzio breve con figli minorenni: che cos’è? Come funziona e a chi poter chiedere assistenza? – Studio Assistenza Legale, specialisti nel divorzio breve con figli minorenni.

Divorziare oggi, non è più come un tempo. La procedura, le tempistiche e i costi di una volta non vi sono più, questo grazie all’attuale modalità di divorzio, il famigerato divorzio breve Legge 55/2015, una novità che ha velocizzato molto la procedura del divorzio.

Altro aspetto importante del divorzio breve sta nell’affido e nel mantenimento dei figli minorenni. Andiamo avanti per gradi e scopriamo cosa sia il divorzio breve, le sue funzioni ed il mantenimento.

Divorzio breve con figli minorenni: – cos’è e come funziona?

Alla base di tutto vi è il divorzio breve, il quale è stato introdotto con la legge n. 55 del 6 maggio 2015, una procedura voluta proprio per garantire la possibilità di divorziare molto più velocemente rispetto al passato.

Questo divorzio rappresenta, quindi, una svolta epocale, ma ciò non significa che i procedimenti della nuova legge sovrastino quelli della precedente. Prima di questa legge divorziare era una procedura decisamente più lunga, difatti la procedura standard prevedeva un tempo molto più lungo, ovvero tre anni. L’attuale procedura prevede un tempo ridotto. Andando più nel dettaglio:

  • Da 3 anni a 1 anno, nel caso di precedente separazione giudiziale;
  • Da 3 anni a 6 mesi, nel caso di precedente separazione consensuale.

Ciò che non è cambiato, però, è il presupposto base: per ottenere il divorzio vi deve esser prima un periodo di separazione ininterrotta, ovvero di non coabitazione tra i due coniugi. E deve essere pari a:

  • Dodici mesi in caso di separazione giudiziale;
  • Sei mesi in caso di separazione consensuale decorrente dalla data dell’accordo di separazione tramite negoziazione assistita o dall’udienza di separazione svoltasi con procedura ordinaria.

Divorzio breve con figli minori: mantenimento

La presenza di figli minorenni muta le modalità di divorzio dei coniugi. Più nel dettaglio:

  • Divorzio breve con figli minorenni in Tribunale. I termini brevi, di cui sopra, valgono a prescindere dalla loro presenza;
  • Divorzio breve presso il Comune. In questo caso decorsi i termini, i coniugi potranno divorziare in Comune, solo se non hanno figli minori, maggiorenni incapaci o economicamente non autosufficienti;
  • Divorzio con Negoziazione Assistita. L’ausilio di un avvocato per parte, potrà essere esperita anche in presenza di minori, incapace o economicamente non autosufficienti.

Appurato ciò, per quanto concerne in generale la separazione e il divorzio, il compito del giudice è quello di fare in modo che i minori non subiscano gli effetti della separazione e del divorzio, garantendo loro la continuità delle loro abitudini e dello stile di vita precedente. Al che il mantenimento gioca un ruolo fondamentale; stesso discorso vale, ovviamente, per la presenza costante di entrambi i genitori.

Nella determinazione della misura del mantenimento, si dovrà tener conto sia delle spese ordinarie che di quelle straordinarie. I parametri di cui il giudice deve tenere conto sono diversi. In primis deve prendere in considerazione i bisogni della prole e il tenore di vita goduto nel tempo. Inoltre dovrà valutare il tempo trascorso con ciascun genitore, le rispettive risorse economiche e le cure assolte dagli stessi.

La forma più comune del mantenimento avviene con assegno o bonifico, ma esistono anche altri modi. Infine, occorre precisare che il mantenimento è sempre modificabile laddove intervengano mutamenti, positivi o negativi, delle condizioni economiche delle parti.

Pertanto, il mantenimento non si basa su una percentuale fissa, ma sullo stile di vita e sulle capacità economiche degli, ormai, ex coniugi.

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