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Tabella per il calcolo dell’assegno di mantenimento dei figli 2025

Tabella per il calcolo dell’assegno di mantenimento dei figli 2025

L’argomento del mantenimento dei figli è sempre stato di grande interesse per molte persone, soprattutto per chi si trova nella situazione di dover affrontare una separazione o un divorzio o una regolamentazione del mantenimento dei figli nati al di fuori del matrimonio ovvero da genitori non sposati..

La tabella per il calcolo dell’assegno di mantenimento per i figli per l’anno 2025 rappresenta uno strumento importante per calcolare l’importo che il genitore non convivente deve versare a favore dei figli.

Ma come si calcola l’assegno di mantenimento? Quanto deve effettivamente pagare il padre? E cosa comprende esattamente il mantenimento dei figli? Scopriamo insieme le risposte a queste domande.

Tabelle assegno di mantenimento figli anno 2025: come funzionano e come si calcolano? 

La tabella di assegno di mantenimento è uno strumento utilizzato dai tribunali per determinare l’importo che il genitore non convivente deve versare a favore dei figli minori in caso di separazione o divorzio.

Quanto detto, come riferito in precedenza, vale anche in caso di genitori non coniugati.

Il calcolo tiene conto di diversi fattori tra cui:

Il reddito dei genitori: Ovviamente il contributo al mantenimento sarà tanto maggiore quanto più alto è il reddito del genitore.

Tempi di permanenza del figlio: Maggiore è il tempo che il figlio trascorre con un genitore e maggiore sarà l’importo dell’assegno da versare quindi al genitore collocatario.

Occorre, tuttavia, l’assegno di mantenimento potrà essere versato da un genitore all’altro anche quando i tempi di permanenza presso ciascun genitori sono paritari; e questo perchè magari uno dei due genitori vanta un reddito di gran lunga sueriore rispetto all’altro.

Numero di figli: L’assegno di mantenimento dovrà essere parametrato al numero di figli.

Tenore di vita durante la convivenza.

Quanto deve dare un padre per il mantenimento di un figlio?

La domanda su quanto debba versare un padre per il mantenimento dei propri figli è molto comune tra coloro che si trovano in una situazione di separazione o divorzio.

Come accennato nel paragrafo precedente, il calcolo dell’assegno di mantenimento tiene conto di diversi fattori, come il reddito del genitore e le spese necessarie per la cura e l’educazione dei figli.

Tuttavia, non esiste una risposta univoca a questa domanda, poiché ogni situazione familiare è diversa e richiede una valutazione attenta e personalizzata.

In ogni caso, l’obiettivo principale dell’assegno di mantenimento è quello di garantire il benessere dei figli minori anche in caso di separazione o divorzio dei genitori.

Le regole generali sono le seguenti:

Solitamente l’assegno di mantenimento per un figlio non può essere inferiore a 200/250. E ciò anche quando il genitore obbligato a versare risulta disoccupato o senza reddito.

Questo è l’importo che viene generalmente stabilito per coloro che hanno dei redditi non elevati, circa tra i 1.000/1.200 euro.

Nel caso, invece, di redditi medi ( quindi tra i 1.600  ), l’assegno di mantenimento per un figlio è di circa 300/400 euro.

Quando ci sono più figli, ovviamente, l’importo cresce ma in modo meno proporzionale nel senso. Ad esempio per un figlio 250 euro ma per due figli 450euro.

Tabella assegno di mantenimento dei figli.

Riassumendo quanto detto in precedenza si può quindi far riferimento alla seguente tabella:

Reddito Mensile del GenitoreAssegno di Mantenimento per 1 FiglioAssegno di Mantenimento per 2 Figli
€ 1000/1200€ 250-300 Euro€ 450-500
€ 1500/1.600€ 300-400 Euro€ 550-650
€ 2000€ 400 – 500 Euro€ 700-800
€ 3000€ 600-800 Euro€ 1000-1200

Cosa non comprende il mantenimento dei figli: spese extra e limiti della responsabilità genitoriale.

È importante sottolineare che l’assegno di mantenimento non comprende tutte le spese extra relative alla cura e all’educazione dei figli, come ad esempio quelle per attività sportive o culturali.

Inoltre, il genitore non convivente non ha la responsabilità illimitata nei confronti dei figli minori, ma deve contribuire in modo equo e proporzionato al proprio reddito.

In alcuni casi, è possibile stabilire un accordo tra i genitori riguardo alle spese extra o limiti della responsabilità genitoriale, ma se ci sono conflitti riguardanti questi aspetti, si può fare ricorso al giudice per risolverli.

In conclusione, il mantenimento dei figli è un argomento complesso e delicato che richiede una valutazione attenta e personalizzata in base alle specifiche esigenze della famiglia.

Le tabelle di assegno di mantenimento rappresentano uno strumento importante per calcolare l’importo dovuto dal genitore non convivente, ma non tengono conto di tutte le spese extra.

La priorità deve essere sempre quella di garantire il benessere dei figli minori anche in caso di separazione o divorzio dei genitori.

Regolamentazione mantenimento e assegno unico 2025?

La regolamentazione del mantenimento del figlio è assolutamente necessaria in occasione delle procedure di separazione e divorzio.

Tuttavia, anche in caso di figli nati al di fuori del matrimonio appare opportuno stabilire tramite idonea assistenza legale il contributo al mantenimento a carico di uno dei genitori, ovviamente qualora la crisi della coppia fosse conclamata.

Tra l’altro regolamentando il mantenimento, si potrà anche beneficiare dell’assegno unico 2025 al 100% in quanto l’accordo tra i genitori decretato dal Tribunale consentirà di escludere l’altro genitore non convivente dal proprio nucleo familiare abbassando l’importo dell’Isee.

Per saperne di più al riguardo visita questo LINK.

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