Il pignoramento immobiliare è la conseguenza più grave di un debito non pagato.
Quando la banca avvia la procedura esecutiva, l’immobile del debitore viene bloccato e rischia di essere venduto all’asta.
Tuttavia, la legge prevede uno strumento che può evitare la vendita: l’istanza di conversione del pignoramento.
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Cos’è l’istanza di conversione del pignoramento
L’art. 495 del Codice di Procedura Civile consente al debitore di sostituire il bene pignorato con una somma di denaro.
Come funziona la conversione del pignoramento
- Il debitore versa subito almeno un quinto del debito complessivo;
- Il giudice autorizza la conversione e stabilisce un piano di pagamento rateale;
- La procedura esecutiva sulla casa viene sospesa;
- L’immobile non viene venduto all’asta, consentendo al debitore di conservarne la proprietà.
Numero massimo di rate
Il giudice, nel concedere la conversione, può stabilire un piano fino a 48 rate mensili. Questo significa che il debito residuo può essere ripartito su un periodo massimo di 4 anni, offrendo al debitore la possibilità di dilazionare l’importo in modo sostenibile.
Quando e come presentare l’istanza
Tempistiche
L’istanza può essere presentata in ogni fase della procedura esecutiva, purché prima della vendita all’asta.
Requisiti
- Disponibilità a versare la quota iniziale (almeno un quinto del debito);
- Presentazione dell’istanza in forma corretta;
- Assistenza legale per evitare errori procedurali.
Perché affidarsi allo Studio Legale SAL
Lo Studio Legale SAL è specializzato in procedure esecutive e offre:
- Assistenza legale in tutta Italia
- analisi preliminare della posizione debitoria;
- redazione e deposito dell’istanza presso il Tribunale;
- assistenza durante le udienze e nei rapporti con i creditori;
- predisposizione di un piano di rate fino a 48 mesi, calibrato sulle possibilità economiche del cliente.
Conversione del pignoramento vs altri rimedi
Conversione
È un diritto del debitore. Non dipende dal consenso della banca e consente fino a 48 rate mensili.
Opposizione al pignoramento
Serve a contestare la legittimità dell’atto, ma non sempre è praticabile.
Accordi stragiudiziali
Dipendono dalla disponibilità della banca e non hanno la stessa forza vincolante della conversione concessa dal giudice.
Domande frequenti sulla conversione del pignoramento
Quante rate può concedere il giudice?
Il piano di conversione può prevedere al massimo 48 rate mensili (4 anni). È il limite massimo fissato dalla legge.
Quanto costa l’istanza di conversione del pignoramento?
Oltre al versamento iniziale (almeno un quinto del debito), sono previste spese di giustizia e compensi professionali. Lo Studio Legale SAL fornisce preventivi chiari e personalizzati.
Ad ogni buon conto, il compenso dipende dall’attività da svolgere e dal valore dell’immobile pignorato.
La parcella richiesta dallo studio SAL parte da € 1.500,00. Sono previste dilazioni di pagamento.
Chi può richiederla?
Qualsiasi debitore con immobile pignorato, purché sia in grado di pagare la quota iniziale.
Quante volte si può presentare?
Una sola volta per ciascun processo esecutivo.
La banca può opporsi?
No, la conversione è un diritto del debitore. Il creditore può solo intervenire sul calcolo delle somme.
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