Nel caso in cui l’ex decide di non versare il mantenimento disposto dal Tribunale, è possibile rivolgersi al nostro studio legale per avviare tutte le misure volte al recupero dell’assegno di mantenimento per i figli.
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Cosa fare se il marito non versa l’assegno di mantenimento?
La legge prevede varie possibilità per costringere l’ex a corrispondere la somma di denaro stabilita dal Tribunale a titolo di contributo al mantenimento della prole.
E’ risaputo che l’obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli è imposto dal nostro Codice Civile, quindi dalla legge.
I genitori, pertanto, sono tenuti al mantenimento dei figli fino a quando questi ultimi non abbiano raggiunto l’indipendenza economica.
Il nostro studio legale, con sede nazionale a Napoli ma con studi in tutta Italia, offre assistenza legale ai genitori che hanno intenzione di fare richiesta degli arretrati degli assegni di mantenimento dovuti e non versati.
Come recuperare gli arretrati dell’assegno di mantenimento in caso di mancato versamento?
Lo studio SAL provvederà inizialmente ad inoltrare al debitore una diffida ad adempiere.
La diffida ad adempiere è il primo atto predisposto dall’avvocato volto al recupero dell’assegno di mantenimento disposto dal tribunale.
Tra l’altro l’invio della diffida è molto importante anche perchè interrompe la prescrizione del credito alimentare ( mantenimento ) che si prescrive in 5 anni.
Se la diffida ad adempiere non sortisse effetto positivo, gli avvocati dello studio SAL provvederanno a notificare al coniuge debitore il c.d. atto di precetto che è un’ intimazione volta a far adempiere un obbligo risultante (in questo caso) dal provvedimento emesso dal Giudice.
Il genitore inadempiente avrà così 10 giorni dal ricevimento di quest’atto per saldare il debito.
Trascori inutilmente anche i 10 giorni concessi con l’atto di precetto, si procederà immediatamente con il pignoramento.
Pignoramento a seguito di mancato pagamento dell’assegno di mantenimento per i figli.
Il pignoramento è il primo atto esecutivo con cui si inizia l’esecuzione forzata.
Si tratta di un’ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito esattamente indicato i beni che si assoggettano alla espropriazione e i frutti di essi.
Pertanto, con il pignoramento sarà finalmente possibile recuperare gli alimenti o meglio il credito vantato a titolo di assegno di mantenimento.
Chiaramente, ove possibile, sarà privilegiato il pignoramento del conto corrente, dello stipendio o della pensione del coniuge inadempiente.
In tal caso il denaro del debitore che gli deve essere versato da terzi o da altri soggetti debitori viene, infatti, bloccato, prelevato e versato all’altro genitore creditore.
L’intera procedura sopra descritta vale per ottenere il versamento del mantenimento dovuto e non versato. Quindi evidentemente si è discusso degli arretrati.
Cosa fare quindi per i mantenimenti futuri per fare in modo che il loro versamento avvenga in maniera completa e puntuale?
Come ottenere il versamento del mantenimento ogni mese in maniera puntuale ?
Se il coniuge obbligato non paga gli alimenti o lo fa in maniera ridotta e/o con ritardo, è possibile, tramite un legale di fiducia, chiedere che il mantenimento sia versato al genitore beneficiario direttamente dal terzo tenuto a corrispondere periodicamente delle somme al genitore obbligato ( si pensi ad esempio al datore di lavoro del genitore inadempiente ).